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ExoMars partita, Europa su Marte in cerca di vita.

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The Proton-M rocket booster blasts off at the Russian leased Baikonur cosmodrome, Kazakhstan, Monday, March 14, 2016. Europe and Russia launched a joint mission Monday to explore the atmosphere of Mars and hunt for signs of life on the red planet. The unmanned ExoMars probe, a collaboration between the European Space Agency and Roscosmos, took off aboard a Russian rocket and is expected to reach Mars in October. (ANSA/AP Photo/Dmitri Lovetsky)

Oggi l’ANSA riporta una notizia che farà storia.

Lanciato da Baikonur razzo Proton con sonda e modulo atterraggio, missione ExoMars.

E’ partita la missione europea ExoMars, che porta l’Europa su Marte a caccia di vita: il razzo Proton che trasporta la sonda e il modulo di atterraggio è stato lanciato dalla base russa di Baikonur (Kazakhstan). Comincia una missione unica organizzata dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos), e alla quale l’Italia partecipa con Agenzia Spaziale Italia (Asi) e con l’industria, rappresentata da gruppo Finmeccanica e Thales Alenia Space Italia.

Il segnale della sonda Tgo (Trace Gas Orbiter) è stato acquisito dalla base dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in Kenya, a Malindi, alle 22.28 italiane, a poco più di un’ora dalla separazione del veicolo della missione ExoMars dallo stadio superiore del lanciatore. E’ il momento più atteso perché significa che la sonda è nella giusta traiettoria per Marte. Da Malindi il segnale è stato inviato in Germania, nel centro dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) di Darmstadt, che ha preso il controllo della missione.

Quella appena partita è la prima fase della missione ExoMars, mentre la seconda fase è prevista nel 2018 e dovrà portare sulla superficie marziana un rover equipaggiato con un trapano che perforerà il suolo fino a due metri di profondità. Il Proton sta portando in orbita la sonda Tgo (Trace Gas Orbiter), che resterà nell’ orbita di Marte per sette anni, e il lander Edm (Entry, Descent and Landing Demonstrator), il veicolo dedicato all’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, che dovrà dimostrare la capacità dell’Europa di posarsi sul suolo di Marte. Notizie sulla missione sono attese alle 21,15 italiane, quando i due veicoli della si separeranno dall’ultimo stadio del Proton; alle 22,28 è prevista l’acquisizione del segnale dalla base dell’Asi a Malindi: sarà la conferma che la sonda e il modulo Schiaparelli sono nella posizione voluta per raggiungere Marte. Il viaggio durerà circa sette mesi e l’arrivo nell’orbita di Marte è previsto per il prossimo 16 ottobre, quando il modulo Schiaparelli si sgancerà per scendere sul pianeta, il 19 ottobre.

ExoMars, per Battiston (Asi) è un momento storico
“Un lancio perfetto, un momento storico, una tappa fondamentale”: per il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, la missione ExoMars lanciata oggi dalla base russa di Baikonur apre una nuova pagina nella storia dell’esplorazione spaziale. “Comincia – ha aggiunto – una serie di missioni che porteranno l’Europa a rispondere a una domanda cruciale: siamo soli in questo grandissimo universo, o nel pianeta dove stiamo andando esistono forme di vita?” La missione ExoMars, nata dalla collaborazione fra Agenzia Spaziale Europea (Esa) e agenzia spaziale russa Roscosmos, andrà infatti a cercare tracce di vita su Marte. “Ma prima di ogni cosa bisogna aspettare l’ingresso in orbita”, ha detto Battiston riferendosi al momento in cui il segnale della sonda verrà ricevuto a Terra, intorno alle 22,30 italiane. Soltanto allora si potrà dire che la missione è sulla strada giusta, che in ottobre la porterà a raggiungere il pianeta rosso. E riferendosi al ruolo di primo piano dell’Asi e dell’industria italiana nella missione, ha rilevato che ExoMars “vede l’Italia guidare l’Europa al primo atterraggio su Marte”.

Prette (Tas-I), espressione intelligenza italiana
“Quella che atterrerà su Marte è la massima espressione dell’intelligenza italiana”. A dirlo è il presidente di Thales Alenia Space Italia, Elisio Giacomo Prette, che ha assistito nella sede della Altec, a Torino, alla diretta con Baikonur in Kazakistan per il lancio della missione Exomars. Nella missione c’è molta Torino e molta Italia, proprio grazie al ruolo di Thales Alenia Space. “Siamo un’azienda integrata – sottolinea Prette – il team che ha progettato la missione è basato su Torino e molti strumenti sono stati costruiti e fabbricati a Roma, l’Aquila e Milano. Siamo una squadra e come tale ci piace essere rappresentati. Siamo un’azienda che fa occupazione di qualità – ricorda ancora -: il 70% dei nostri dipendenti sono laureati e il 30% tecnici specializzati, siamo una delle aziende che tentano di trattenere i cervelli in Italia. Lavorando qui e, in generale, nel settore spazio si fa la storia”. Una storia che oggi ha dato al presidente Prette “una grande emozione. Quest’anno – dice – molti lanci sono falliti. Quella del lancio è una fase esternamente critica e in questo caso, inoltre, si trattava di un lancio particolare perché non c’era una finestra, il rischio poteva essere di dover aspettare altri due anni”.

Cheli, missione è momento storico per lo spazio
“Lo spazio è fatto da una successione di momenti storici: questo è uno di quelli e un altro sarà fra sette mesi, al momento dell’atterraggio”. Questa mattina alla Altec di Torino ad assistere in diretta al lancio della missione Exomars c’era anche uno dei grandi dello spazio italiano, Maurizio Cheli, il primo astronauta italiano ad avere il ruolo dißmission specialistßdurante laßmissione STS-75 dello Shuttle Columbia, a cui partecipò anche Umberto Guidoni. “La cosa principale di questa missione – ricorda – è andare ad esplorare meglio l’atmosfera di Marte e soprattutto il suo terreno. È una missione estremamente importante perché oggi c’è la possibilità di andare su Marte con una strumentazione scientifica adeguata per preparare il terreno a un eventuale sbarco umano. Sarebbe bello – conclude – poter vedere uno sforzo che permetterà un giorno di andare a qualcosa di molto più lontano dell’orbita terrestre bassa. Il ruolo dell’Italia è sempre più centrale”.

Per Moretti Finmeccanica in prima linea
Finmeccanica in prima linea nella missione ExoMars, che porta l’Europa su Marte in cerca della vita: così l’amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, ha commentato in una nota il lancio che segna l’inizio della missione che porta sul pianeta rosso le più avanzate tecnologie prodotte dall’industria italiana. “Finmeccanica è in prima linea in questa grande sfida con tutti i suoi tecnici, le donne e gli uomini che sono ogni giorno impegnati nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, vero motore del progresso del nostro Paese”, ha rilevato Moretti. Il ruolo del gruppo nella missione ExoMars “è di grande rilievo: dai nostri laboratori provengono molte delle tecnologie usate nel programma, come la sofisticatissima trivella che partirà nel 2018 per scavare con la sua punta di diamante il suolo marziano alla ricerca di acqua e di tracce di vita”, ha proseguito. “Finmeccanica – ha concluso – è coinvolta dagli anni 60 nei più importanti programmi spaziali. Dopo il successo della missione Rosetta, che ha visto le tecnologie Finmeccanica atterrare su una cometa, siamo pronti per portare con ExoMars la nostra conoscenza sul pianeta rosso”.

Roma saluta lancio verso Marte da Piazza del Popolo
Tanta emozione, poi un lungo applauso: alle 10,31 esatte, un centinaio di persone in una piazza del Popolo scaldata dal sole e collegata in diretta con la base russa di Baikonur in Kazakhstan, tramite un grande schermo installato per l’occasione, ha accompagnato il lancio del razzo russo Proton per il viaggio che porterà l’Europa con la prima sonda Exomars su Marte. Così, tra volti visibilmente emozionati di studenti, turisti e cittadini romani, presenti nella piazza storica della capitale dopo un conto alla rovescia da brividi è iniziata la missione ExoMars nata dalla collaborazione fra Esa, l’Agenzia Spaziale Europea e l’agenzia russa Roscosmos con l’obiettivo di “cercare tracce di vita sul pianeta rosso”. Una ‘missione speciale’ che vede l’Italia in prima fila grazie all’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), primo contributore della missione con 350 milioni di euro e anche all’industria italiana, con la Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica) che ha guidato lo sviluppo dei moduli nei suoi stabilimenti di Torino. Simone Pirrotta dell’Asi, da Piazza del Popolo non ha dubbi: “E’ il coronamento di un lungo percorso di cui siamo orgogliosi per una grande ed incisiva partecipazione dell’Italia, ma e’ anche l’inizio di una nuova era di esplorazione di natura sempre più globale, il viaggio dell’uomo verso Marte a differenza di quello sulla Luna sarà frutto di un’ampia collaborazione internazionale”.

“ExoMars è l’Europa che ci piace. E’ l’Italia di cui siamo orgogliosi@asi-spazio@finmeccanicait”. Così il premier Matteo Renzi su Twitter.

In occasione del lancio sono previsti eventi con trasmissione in diretta e ospiti sia a Torino, presso l’Altec, sia a Roma, presso l’installazione dedicata alla missione in Piazza del Popolo. Nata dalla collaborazione fra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e quella russa Roscosmos, la missione ExoMars è organizzata in due fasi: la prima partirà questa mattina con la sonda e il modulo Schiaparelli per raccogliere dati su eventuali spie della presenza di vita presente o passata, come il metano, e per dimostrare la capacità dell’Europa di atterrare su Marte. La sonda consentirà le comunicazioni con la Terra sia in questa prima fase, sia nella seconda fase, prevista nel 2018 con un rover che si sposterà su Marte e ne perforerà il suolo fino alla profondità di due metri con un trapano italiano.

E’ una missione nella quale l’Italia gioca un ruolo di primo piano. L’Associazione spaziale italiana (Asi) è infatti il primo contributore della missione, alla quale partecipa con 350 milioni di euro, pari al 32% del valore complessivo di 1,3 miliardi per entrambe le fasi. Riconosciuta anche la competenza dell’industria italiana, con Finmeccanica e Thales Alenia Space Italia (Thales-Finmeccanica), alla quale l’Esa ha affidato la leadership di entrambe le missioni e la responsabilità complessiva di tutti gli elementi. Importante anche il contributo scientifico dell’Italia, con Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), Università di Padova e Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).

“Siamo soli nell’universo? Come si è sviluppata la vita? Sono queste le domande alle quali vuole rispondere la missione ExoMars”, ha detto all’ANSA il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Jan Woerner.
In questa caccia alla vita sul pianeta rosso l’Italia è in prima fila: l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) è il primo contributore della missione con 350 milioni di euro, pari al 32% del valore complessivo della missione, di 1,3 miliardi. L’industria italiana, con la Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica) ha integrato entrambi i veicoli nei suoi stabilimenti di Torino ed è capofila delle aziende che hanno contribuito alla missione.

ANSA vs *LorySmile*

Pubblicato da *LorySmile*

Semplice, ingegnosa e ironica. "Le apparenze ingannano." Karma. Resilienza. Vivi e lascia vivere. Chi vince delle volte perde, chi pere delle volte vince.

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