La dignità che si cela nella solitudine.

Chi dice che, per essere felici, bisogna stare sempre in compagnia? La società? Conoscenti? Familiari? Chi, esattamente? E soprattutto, perché la parola solitudine viene vista con una connotazione così negativa?

La solitudine viene molto sottovalutata, soprattutto in una società piena di apparenze come quella in cui viviamo oggi. Chi ama stare solo viene visto come una persona triste, con una vita apparentemente vuota e priva di gioia. Tutti questi giudizi vengono elargiti senza, magari, conoscere nulla della persona di cui si sta parlando. Non se ne conosce il trascorso, non se ne conoscono i pensieri, le opinioni, non si sa se, realmente, è infelice o meno. In poche parole tutto ciò che viene visto diverso da quello che la società solitamente oggi giorno ci propone, per altri, probabilmente ottusi, è strano.

Stereotipi da abbattere

Sono molti gli stereotipi che andrebbero messi al bando riguardo alla solitudine, tra i più banali, per esempio, uscire da soli, che sia per una semplice passeggiata oppure per andare al cinema; il farlo da soli, da molte persone, non è concepito: ma per quale motivo ancora non si sa

Andare in vacanza da soli? Ancora più malvisto. A quanto pare, tanti pensano che un viaggio in compagnia di se stesso significhi non divertirsi… ma in realtà c’è anche da considerare che non può rilassarsi o riposarsi allo stesso modo di chi fa le vacanze in compagnia o in coppia.

Parliamo adesso proprio della coppia. Alcune persone non amano i rapporti a due, sentendosi magari intrappolati, costretti e limitati nella loro libertà. Chi vive una relazione sana non riesce a concepire un ragionamento di questo tipo e, molto spesso, prova pena per chi non ha trovato, o non vuole trovare, l’anima gemella. Ma non vi dovete preoccupare. Non tutti sono fatti per i rapporti di coppia. Molti vivono felici senza legami, e non bisogna fargliene una colpa o compatirli perché magari, al contrario, loro potrebbero fare lo stesso con voi.

Paura della solitudine

Chi teme la propria compagnia, si nasconde dietro relazioni e critica aspramente i solitari.

La sola idea di non avere nessuno al loro fianco, di dover passare del tempo da soli senza averne minimamente la voglia, ed il non essere circondati da parole e risate, li manda in uno stato di agitazione e ansia difficili da placare. Il mondo è pieno di individui di questo tipo. 

I solitari non sono migliori o peggiori di coloro a cui piace la compagnia, perché non sono queste caratteristiche a fare una persona buona o cattiva. Individuiamo solo due differenti tipi di caratteri, diametralmente opposti, due facce della stessa medaglia.

Quello che vogliamo sottolineare è che, nella solitudine c’è dignità, consapevolezza e accettazione di se stessi, senza cercare la felicità in un altro. Non tutti sono in grado di passare del tempo con i propri pensieri, non tutti amano farlo. Eppure, alcune persone, sono felici principalmente in questo modo, con le proprie riflessioni sul mondo, con un amore profondo verso la propria persona e la coscienza che essere i migliori amici di se stessi prima che degli altri, è un dono, che va coltivato ogni giorno.

©*LorySmile* (grazie per l’idea sull’argomento ad “aprilamente”)

Pubblicato da *LorySmile*

Semplice, ingegnosa e ironica. "Le apparenze ingannano." Karma. Resilienza. Vivi e lascia vivere. Chi vince delle volte perde, chi pere delle volte vince.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *