Racconto Zen

Un giorno una persona salì sulla montagna dove viveva un eremita; lo incontrò mentre stava meditando e gli chiese:
“Cosa stai facendo in solitudine?”
Lui rispose: “Ho molto lavoro da fare”.


“Come puoi avere così tanto da fare? Non vedo niente qua intorno.”
“Devo addestrare due falchi e due aquile, rassicurare due conigli, disciplinare un serpente, motivare un asino e domare un leone.”


“E dove sono tutti questi animali che non vedo?”
“Li ho dentro. I falchi sono lanciati su tutto ciò che mi viene presentato e io, nel bene o nel male, devo addestrarli a lanciarsi sulle cose buone. Sono i miei occhi.


Le due aquile con i loro artigli fanno male e distruggono, e io devo insegnare loro a non fare male. Sono le mie mani.


I conigli vogliono andare dove vogliono, non vogliono affrontare situazioni difficili, e io devo insegnare loro ad essere calmi anche se c’è sofferenza o ci sono ostacoli dove inciampare. Sono i miei piedi.


L’asino è sempre stanco, testardo, non vuole mai portare il suo carico. È il mio corpo.
Il più difficile da domare è il serpente. E sebbene sia rinchiuso in una forte gabbia, è sempre pronto a mordere e avvelenare chiunque si avvicini. Devo disciplinarlo. È la mia lingua.


Ho anche un leone orgoglioso e vanitosa, pensa di essere il re ed io devo domarlo. È il mio ego.
Come vedi, amico mio, ho molto lavoro da fare. E tu, a cosa stai lavorando?”


Antica Leggenda Zen

Pubblicato da *LorySmile*

Semplice, ingegnosa e ironica. "Le apparenze ingannano." Karma. Resilienza. Vivi e lascia vivere. Chi vince delle volte perde, chi pere delle volte vince.

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